Guardate, non saprei da dove cominciare. Questo è uno di quei film che, dopo la visione, ti lascia senza fiato. Mai avrei pensato che mi sarei trovata senza parole in un momento come questo, eppure è così.
Vabbè, iniziamo con le solite cose convenzionali: Peter Jackson ha chiuso egregiamente la saga con l'ultimo capitolo de
Lo Hobbit. La Battaglia delle Cinque Armate è più corto rispetto agli altri due film precedenti, come ci aveva informati Richard Armitage, ma non per questo meno denso di significato o più banale e frettoloso, fatto così, tanto per concludere la storia. Anzi. Questo è probabilmente il film migliore dello Hobbit dal punto di vista morale e cinematografico, pur restando il primo il mio preferito (lì non si moriva ancora dal piangere!
)
La trama è questa: dopo che i nani hanno scatenato la furia del drago, egli se la prende con gli abitanti di Pontelagolungo, ma Bard l'Arciere riesce ad ucciderlo, dopo che la bestia ha dato fuoco alla città. Così gli Uomini del Lago si ritrovano improvvisamente senza niente e decidono di andare a prendere un po' di oro alla Montagna Solitaria, convinti che i nani siano morti. Ma così non è, infatti i nani sono vivi e il loro capo, Thorin Scudodiquercia, è affetto dalla malattia di Thror e perde completamente la ragione, facendo preoccupare tantissimo Bilbo. Il Re sotto la Montagna brama ardentemente l'Archepietra (o Arkengemma), il Cuore della Montagna, e il fatto che non la trovi lo rende terribilmente irascibile e lo fa sprofondare sempre di più nella pazzia.
Gli Uomini del Lago non sono gli unici a desiderare le ricchezze di Erebor: anche gli elfi silvani di Bosco Atro, guidati dal loro re Thranduil, mirano alla Montagna. Infatti ritengono che i nani li debbano dell'oro.
Thorin non ne vuole sapere di cedere una parte del tesoro, così si rintana nella Montagna con tutti i suoi compagni, mentre lo hobbit continua a temere sempre di più per la sua sanità mentale e questo lo porterà ad un gesto estremo: dare l'Arkengemma agli Uomini del Lago e agli elfi, sia per evitare una guerra, sia per riportare Thorin alla ragione. Questo, purtroppo, servirà soltando a far infuriare l'orgoglioso condottiero, mentre Gandalf arriva portando una brutta notizia: gli orchi stanno marciando verso Erebor con un esercito, pronti a far guerra ai nani. Così nani, elfi e uomini si uniranno per dar vita a quella che sarà la Battaglia dei Cinque Eserciti.
In questo capitolo Thorin dovrà fare i conti con la parte più oscura di sé e sacrificare la sua amicizia con Bilbo.
Inutile dire che, per la maggior parte del tempo, ho pianto come una fontana e sorriso come un'ebete ad ogni ...
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